Coltivazioni indoor: la ricerca svela gli influencers dell'orticoltura - Agrifood.Tech

2022-05-20 17:56:37 By : Ms. Polly Kuo

Coordinatore Scientifico: Filippo Renga  Filippo Renga 

Direttore Responsabile: Mauro Bellini  Mauro Bellini

Il risultato finale di una coltivazione indoor è influenzato da diversi elementi che sono oggetto dell’attuale ricerca scientifica allo scopo di migliorare la produzione anche dal punto di vista organolettico e nutritivo. Tra questi ci sono la genetica, i substrati, l’illuminazione e l’atmosfera.

NovelFarm, la manifestazione di riferimento per le coltivazioni fuori suolo, l’idroponica e il vertical farming, dedicherà un’intera sessione agli ultimi sviluppi nel campo della ricerca e alle soluzioni pratiche per ottimizzare le coltivazioni in ambiente controllato, gli Horticulture Influencers. Non solo inquadramenti e aggiornamenti sulle più recenti risultanze della ricerca, ma indicazioni e soluzioni pratiche e immediatamente utilizzabili.

Una delle specie più studiate dal punto di vista dei fattori che determinano le caratteristiche è il pomodoro. Pochi sanno che la dolcezza del pomodoro non dipende dall’irradiazione solare e dal calore ma dalla deprivazione d’acqua (collegata in campo aperto alle condizioni atmosferiche ma totalmente controllabile in fuori suolo).

In questo caso, le ricerche relative alle basi genetiche dell’aroma del pomodoro hanno l’obiettivo di identificare potenziali geni candidati per l’applicazione delle più avanzate tecniche di sviluppo varietale. Proprio lo sviluppo di varietà in grado di valorizzare le caratteristiche dell’ambiente fuori suolo è un obiettivo “caldo” della ricerca applicata.

Tre anni fa aveva suscitato clamore l’applicazione dell’editing genetico CRISPR-CAS9 a una varietà di pomodorini a grappolo da parte di un team di ricercatori americani e tedeschi. Il risultato è stato una nuova varietà con le stesse caratteristiche organolettiche dell’originale ma con il fusto organizzato in modo diverso, con i pomodorini non sparsi ma raggruppati in grappoli simili all’uva. L’obiettivo era rendere più semplice la raccolta automatizzata in una vertical farm.

La genetica è però solo uno degli “influencers”. Un ruolo importantissimo lo svolge l’illuminazione, sia nelle modalità in cui viene somministrata che nel contenuto di frequenze luminose. Poi l’atmosfera: è noto che l’anidride carbonica favorisce la crescita dei vegetali, ma solo recentemente la concimazione carbonica ha iniziato ad essere applicata intensamente, grazie al fatto che essendo isolate dall’ambiente esterno le coltivazioni fuori suolo si prestano particolarmente.

Dall’aria ai liquidi il passo è breve. Non solo l’acqua, ma anche concimi, nutrienti (nel fuori suolo il vegetale deve essere direttamente fornito anche degli elementi che si trovano nel suolo) e biostimolanti, che ormai vedono tipologie specifiche per il fuori suolo. Senza dimenticare i supporti, che mantengono in posizione verticale le piante nelle coltivazioni idroponiche. Quelli di ultima generazione sono fatti di idrogel biodegradabili super assorbenti, che sono anche a impatto zero una volta utilizzati.

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