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2022-06-10 17:32:04 By : Mr. Tony Wang

Prensentata la Stagione 2022|2023 del Teatro Bellini di Napoli dal titolo "Questa Stagione è la fine del Mondo".

Fittissimo il calendario degli spettacoli che si susseguiranno da ottobre a maggio, con grandissimi artisti che si alterneranno sul palco del teatro di via Conte di Ruvo.

TUTTI GLI SPETTACOLI IN PROGRAMMA:

8-23 ottobre e 2-13 novembre

LA CUPA Fabbula di un omo che divinne un albero

versi, canti, drammaturgia e regia Mimmo Borrelli

con Maurizio Azzurro, Dario Barbato, Mimmo Borrelli, Gaetano Colella, Veronica D’Elia, Renato De Simone, Gennaro Di Colandrea, Paolo Fabozzo, Marianna Fontana, Enzo Gaito, Geremia Longobardo, Stefano Miglio, Roberta Misticone scene Luigi Ferrigno costumi Enzo Pirozzi disegno luci Cesare Accetta musiche, ambientazioni sonore composte ed eseguite dal vivo da Antonio Della Ragione foto di scena Marco Ghidelli produzione Fondazione Teatro di Napoli - Teatro Bellini Lo spettacolo ha debuttato al Teatro San Ferdinando di Napoli il 10 aprile 2018, prodotto dal Teatro di Napoli-Teatro Nazionale La Cupa di Mimmo Borrelli si svolge in una notte, quella di Sant’Antonio e il suo fucarazzo, quando secondo gli antichi, gli animali potevano parlare agli uomini, ma con un prezzo da pagare, sventura e dannazione. Innocente Crescenzo e il suo maiale non possono che espiare, da sopravvissuti, ogni anno le sorti della degenerazione umana. La Cupa è una favola di uomini che come gli animali agiscono, ma con lo sterco della ragione, sottoponendo questa ad un agire perverso.

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MOMIX - ALICE Down the Rabbit hole

ideato e diretto da Moses Pendleton

co-direttore Cynthia Quinn assistito da Anthony Bocconi, Beau Campbell, Jennifer Chicheportiche, Samantha Chiesa, Heather Conn, Gregory De Armond, Jonathan Eden, Matt Giordano, Seah Hagan, Hannah Klinkman, Sean Langford, Heather Magee, Sarah Nachbauer, Jade Primicias, Rebecca Rasmussen, Colton Wall E Jason Williams disegno luci Michael Korsch collage musicale Moses Pendleton editing musicale Andrew Hanson video design Woodrow F. Dick III design e realizzazione ragno Michael Curry costumi Phoebe Katzin realizzazione costumi Phoebe Katzin, Beryl Taylor direttore di produzione e di scena Woodrow F. Dick III direttore di scena Iuri Pevere direttore tecnico Giovanni Melis comunicazione e marketing Quinn Pendleton distribuzione per l’Italia Duetto 2000 – Roma

Nata per gioco e per passare il tempo, la storia di Alice nel Paese delle Meraviglie del timido professore di matematica Charles Lutwidge Dodgson, rimasto alla storia come Lewis Carroll, viene ideata per tre piccole sorelle in gita al fiume. Tra le tre a spiccare è appunto Alice, di soli 10 anni, in seguito modella per le celebri illustrazioni di John Tenniel. Alice, così come la sua piccola modella, è una bambina vivace e curiosa che si affaccia ad un mondo assurdo fatto di fantasia e divertimento. Non c’è da stupirsi quindi se più di 150 anni dopo le sue avventure continuano a far sognare grandi e piccini così come avevano fatto in età vittoriana. Per un ideatore di mondi fantastici e onirici, in cui strane creature prendono vita, come Moses Pendleton, Direttore Artistico di MOMIX, non poteva esserci altra ispirazione per la sua ultima creazione se non Alice nel Paese delle Meraviglie. Da questa incredibile folgorazione nasce Alice - Down the rabbit hole, che debutta in prima mondiale al Teatro Olimpico di Roma il 20 febbraio del 2019. >>><<<

QUALCUNO VOLÒ SUL NIDO DEL CUCULO

di Dale Wasserman dall'omonimo romanzo di Ken Kesey traduzione di Giovanni Lombardo Radice adattamento di Maurizio de Giovanni con Daniele Russo e cast in via di definizione uno spettacolo di Alessandro Gassmann coproduzione Fondazione Teatro di Napoli - Teatro Bellini, Teatro Biondo Palermo

Ambientato nella provincia campana al principio degli anni ‘80 Qualcuno volò sul nido del cuculo di Alessandro Gassmann, con Daniele Russo e Elisabetta Valgoi, si allontana dalla California degli anni ‘60 di Ken Kesey per avvicinarsi ad un mondo familiare e invariato come quello dell’Italia pre Legge Basaglia. Insormontabili mura di un ospedale psichiatrico circondano e incombono con la loro ombra sulle vite di pazienti e del personale della struttura in una commovente e divertente narrazione della realtà. 

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regia di Federico Tiezzi con Virginia Raffaele scritto da Virginia Raffaele, Giovanni Todescan, Francesco Freyrie, Daniele Prato con Federico Tiezzi una produzione ITC2000 distribuzione Terry Chegia Virginia Raffaele torna al suo primo amore, il teatro, e lo fa con uno spettacolo completamente nuovo dal titolo Samusà. Il racconto si nutre dei ricordi di Virginia e di quel mondo fantastico in cui è ambientata la sua infanzia reale: il luna park. Da lì si sviluppa in quel modo tutto della Raffaele di divertire ed emozionare, stupire e performare, commuovere e far ridere a crepapelle.

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concezione e regia Romeo Castellucci con Valer Dellakeza con gli agenti Luca Nava, Sergio Scarlatella e con uomini dalla strada musica Scott Gibbons collaborazione alla drammaturgia Piersandra Di Matteo assistenti alla regia Silvano Voltolina, Filippo Ferraresi una coproduzione Societas; Kunsten Festival des Arts Brussels; Printemps des Comédiens Montpellier 2021; LAC Lugano Arte Cultura; Maillon Théâtre de Strasbourg - Scène Européenne; Temporada Alta 2021; Manège-Maubeuge Scène Nationale; Le Phénix Scène nationale Pôle européen de création Valenciennes; MC93 Maison de la Culture de Seine-Saint-Denis; ERT Emilia Romagna Teatro Italy; Ruhrfestspiele Recklinghausen; Holland Festival Amsterdam; V-A-C Fondazione; Triennale Milano Teatro; National Taichung Theater, Taiwan

In BROS, di Romeo Castellucci, una strana ed invisibile dittatura governa lo spettacolo, impedendo al pensiero il suo libero scorrere. Gli attori reclutati non hanno imparato la parte, la imparano mentre la assumono, attraverso l’esecuzione di ordini impartiti. Questi, uomini qualunque della strada, per poter partecipare allo spettacolo controfirmano un patto in cui dichiarano di attenersi fedelmente ai comandi. Un impegno che devono essere in grado di mantenere fino in fondo. La loro coscienza si ferma qui, poi ha inizio l’esperienza dell’alienazione. 

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di Patrick Marber ispirato al Don Giovanni di Molière uno spettacolo di Gabriele Russo con Daniele Russo, Alfonso Postiglione, Mauro Marino scene Roberto Crea costumi Chiara Aversano disegno luci Salvatore Palladino progetto sonoro Alessio Foglia una produzione Fondazione Teatro di Napoli - Teatro Bellini

Una Soho punk-inglese fa da sfondo ad un Don Juan moderno e antico al tempo stesso. Un uomo che trova la forza di vivere fino in fondo ciò che gli altri recitano male, una  figura intrinseca, un abbrivio della società contemporanea, come evidenziato dalle parole di Gabriele Russo alla regia di questa rilettura di Patrick Marber. Archetipo del maschio medio, con il suo fascinoso da antieroe, da figura moralmente deprecabile e ambigua, questo Don Giovanni contemporaneo, finisce col risultare straordinariamente unico nella sua potente radicalità e nel suo essere estremamente vero.

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drammaturgia Gabriele Di Luca regia Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Alessandro Tedeschi con Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Beatrice Schiros, Pier Luigi Pasino, attrice da definire

musiche originali Massimiliano Setti luci Giovanni Berti costumi Stefania Cempini scene Lucio Diana

uno spettacolo di Carrozzeria Orfeo in coproduzione con Marche Teatro Sebbene siano passati 10 anni dal suo debutto, Thanks for Vaselina resta lo spettacolo cult di Carrozzeria Orfeo. Con il suo raccontare la storia di esseri umani sconfitti, abbattuti, lasciati in un angolo dal mondo che prima li ha illusi, sfruttati e poi tragicamente derisi. Thanks for Vaselina rimane, con profonda attualità, il controcanto degli “ultimi” e degli esclusi dal mondo del successo e del benessere.

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Un trittico. I greci, Dante, Baudelaire

Toni Servillo torna al Teatro Bellini dopo lo straordinario successo di Elvira, che ha emozionato pubblico e critica.

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di William Shakespeare traduzione e adattamento Alessandro Serra con Fabio Barone, Andrea Castellano, Vincenzo Del Prete, Massimiliano Donato, Paolo Madonna, Jared McNeill, Chiara Michelini, Maria Irene Minelli, Valerio Pietrovita, Massimiliano Poli, Marco Sgrosso, Bruno Stori regia, scene, luci, suoni, costumi Alessandro Serra collaborazione alle luci Stefano Bardelli collaborazione ai suoni Alessandro Saviozzi collaborazione ai costumi Francesca Novati maschere Tiziano Fario consulenza linguistica Donata Feroldi traduzione dei sopratitoli Max Pardeilhan responsabile area artistica, programmazione e formazione Barbara Ferrato responsabile area produzione Salvo Caldarella responsabile area allestimenti scenici Marco Albertano direttore di scena / macchinista Marco Parlà elettricista Stefano Bardelli, fonico Riccardo Di Gianni, sarta Silvia Mannarà, scenografo realizzatore Ermes Pancaldi costruzione scena Laboratorio del Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale coordinatore laboratorio scenotecnico Antioco Lusci, macchinisti Andrea Chiebao, Luca De Giuli, Lorenzo Passarella foto Alessandro Serra produzione Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale | Teatro di Roma - Teatro Nazionale ERT - Teatro Nazionale | Sardegna Teatro Festival D’Avignon | MA scène nationale - Pays De Montbéliard in collaborazione con Fondazione I Teatri Reggio Emilia, compagnia TeatroPersona La tempesta di Alessandro Serra è principalmente una meditazione radicale sul teatro, dunque sul rapporto tra realtà e immaginazione. In questa romances shakespeariana, la tempesta stessa non genera morti ma naufraghi in stato di estasi, alla ricerca di se stessi. L’isola di Prospero è il mondo, uno spazio sterminato e minuscolo, che tutti vogliono conquistare, possedere e distruggere. Ma tra la smania di potere e le lotte intestine per procurarselo si fa strada a mano a mano la fragile idea di una società ideale senza violenza in cui ogni bene sia in comune, senza alcuna sovranità, in simbiosi con la natura.  >>><<<

di Orson Welles adattato dal romanzo di Herman Melville (prevalentemente in versi sciolti) traduzione Cristina Viti uno spettacolo di Elio De Capitani costumi Ferdinando Bruni musiche dal vivo Mario Arcari, direzione del coro Francesca Breschi maschere Marco Bonadei, luci Michele Ceglia, suono Gianfranco Turco con Elio De Capitani e Cristina Crippa, Angelo Di Genio, Marco Bonadei, Enzo Curcurù, Alessandro Lussiana, Massimo Somaglino, Michele Costabile, Giulia Viana, Vincenzo Zampa, Mario Arcari una coproduzione Teatro dell’Elfo e Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale Lo spettacolo è dedicato alla memoria di Gigi Dall'Aglio Moby Dick alla prova, scritto da Orson Welles e inedito in Italia, è lo spettacolo a cui Elio De Capitani ha lavorato nel corso dell’inverno del 2020/21. Un grande esempio di metateatro che solca due mari in cerca di un bianco cetaceo, mentre all’orizzonte si prospetta già una tempesta che nulla ha da invidiare a quella che colpisce il povero vecchio Lear. In scena, un gioco crudele di potere e vendetta, in cui luci plumbee ed echi acquatici rimbalzano su atmosfere invase dal fragore delle onde, dai colori del temporale e dalla potenza delle tenebre, mentre gli attori portano in teatro questo oceanico romanzo, colossale ed intimista al tempo stesso. >>><<<

di Samuel Beckett con Paolo Musio, Stefano Randisi, Enzo Vetrano musiche Panayiotis Velianitis regia, scene e costumi Theodoros Terzopoulos produzione ERT / Teatro Nazionale | Fondazione Teatro di Napoli - Teatro Bellini Quali sono le condizioni minime perché una vita valga la pena di essere vissuta? Aspettando Godot è ambientato sulle rovine del mondo, in un futuro più o meno prossimo, in cui ogni ferita è acuita. È un viaggio verso il tentativo di coesistere con il prossimo e con l’altro che è in noi. L’umanità può emanciparsi senza abbattere i muri tra dentro e fuori?

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creato e messo in scena da SLAVA

regia Viktor Kramer & Slava Polunin

scene Viktor Plotnikov, Slava Polunin costumi ed effetti speciali Slava Polunin suono Roman Dubinnikov, Slava Polunin cast in definizione distribuito in Italia da TAM ON TOUR in collaborazione con Gaap Booking

Torna SLAVA’S SNOWSHOW al Teatro Bellini e con lui coriandoli, ragnatele, nebbia, palloni colorati e clown. Un viaggio magico, una festa continua che alterna gag esilaranti a liricità malinconica. Un teatro che nasce dai sogni e dalle fiabe e che ci spinge a sognare a nostra volta, come dice lo stesso Slava. Un evento imperdibile, per ritornare bambini e lasciarsi rapire dal sogno e delle emozioni.

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PROMENADE DE SANTE' Passeggiata di salute

di Nicolas Bedos traduzione di Monica Capuani con Filippo Timi, Lucia Mascino scene e luci Lucio Diana costumi Stefania Cempini musiche originali Valerio Camporini Faggioni direttore di scena Mauro Marasà luci Michele Stura fonico Jacopo Pace realizzazione costumi sartoria Teatro delle Muse realizzazione scene Spazio Scenico regia Giuseppe Piccioni produzione Marche Teatro Con Passeggiata di salute debutta a teatro il regista Giuseppe Piccioni che, accompagnato dalla coppia Timi Masciano, si addentra nel complesso testo di Nicolas Bedos nel tentativo di riflettere sull’amore. Argomento che, in quest’era post Covid e visti gli scenari mondiali, ci sembra ancora più complesso e fragile. Seguendo l'esempio francese degli anni ‘60, Piccioni ci riporta al “contagio amoroso”, una malattia necessaria, che da sempre ostinatamente cerchiamo di rinnovare, nonostante controindicazioni e conseguenze, sempre incapaci di giungere ad una immunità che ci ponga definitivamente al riparo dalle inevitabili sofferenze.

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LA MIA VITA RACCONTATA MALE

da Francesco Piccolo con Claudio Bisio e i musicisti Marco Bianchi e Pietro Guarracino

musiche Paolo Silvestri scene e costumi Guido Fiorato luci Aldo Mantovani regia Giorgio Gallione produzione Teatro Nazionale di Genova

La mia vita raccontata male si posiziona a metà strada tra un romanzo di formazione e una biografia divertita e pensosa. Un catalogo degli inciampi e dell'allegria del vivere che riassume perfettamente come pur mettendoci una vita intera a diventare noi stessi, quando guardiamo all'indietro la strada percorsa sia segnalata da una scia di scelte, intuizioni, attimi, folgorazioni e sbagli, spesso tragicomici o paradossali. Attingendo dall'enorme e variegato patrimonio letterario di Francesco Piccolo, lo spettacolo con protagonista Bisio si dipana in una eccentrica sequenza di racconti e situazioni che inesorabilmente e bizzarramente costruiscono una vita che si specchia in quella di tutti noi.

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regia Kornél Mundruczó  testo adattato da Kata Wéber assistente alla sceneggiatura Soma Boronkay scenografia e costumi Monika Pormale musiche Asher Goldschmidt direttore luci Paulina Góral con Dobromir Dymecki, Monika Frajczyk, Magdalena Kuta, Sebastian Pawlak, Marta Ścisłowicz, Justyna Wasilewska, Agnieszka Żulewska assistente alla regia Karolina Gębska stage manager Katarzyna Gawryś-Rodriguez traduttore simultaneo trascrizioni Dr Patrycja Paszt traduttore trascrizioni Jolanta Jarmołowicz set designer assistant e production manager Karolina Pająk assistente costumi Małgorzata Nowakowska fotografie Monika Stolarska una produzione TR Warszawa con la partecipazione di Magyar Kulturális Intézet Varsó Pieces of a Woman, di Kornél Mundruczó, è un dramma tutto al femminile in cui la poetica femminista si fa più sentita che mai. Una riunione di famiglia che dà il via ad un confronto e ad un interrogarsi che metterà in luce i problemi e i conflitti interni alla società polacca. Un quadro evocativo della donna moderna e della sua lotta per la conquista dell’inalienabile diritto a decidere della propria vita.

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FAMILIE FLÖZ - FESTE

una produzione di Familie Flöz in coproduzione con Theaterhaus Stuttgart, Theater Duisburg, Theater Lessing Wolfenbüttel con il supporto del Hauptkulturfonds un'opera di Andres Angulo, Björn Leese, Hajo Schüler, Johannes Stubenvoll, Thomas van Ouwerkerk, Michael Vogel con Andres Angulo, Johannes Stubenvoll, Thomas van Ouwerkerk regia Michael Vogel aiuto regia Björn Leese maschere Hajo Schüler set Felix Nolze, Rotes Pferd costumi Mascha Schubert sound design Dirk Schröder musica Maraike Brüning, Benjamin Reber canzone “Hold on” Marlena Käthe disegno luci Reinhard Hubert video-art Maraike Brüning direttore di produzione Gianni Bettucci assistenti di produzione Dorén Grafendorf, Carolin Hartwich In una maestosa villa sul mare, tutto è pronto per la celebrazione di un matrimonio. Dietro la villa un cortile, sporco e caotico, dove il personale lavora senza sosta all’organizzazione della festa.
 In un poetico equilibrio fra tragedia e comicità, i personaggi di FESTE fanno del loro meglio per assicurare l'approvvigionamento e il perfetto funzionamento della magnifica casa. Improvvisamente il mare scompare, lasciando solo un deserto di sabbia e pietra. Per un momento, tutto si ferma. La musica tuttavia suona ancora, perché la celebrazione dell'amore deve continuare. >>><<<

L’UOMO PIÙ CRUDELE DEL MONDO

testo e regia Davide Sacco con Lino Guanciale e Francesco Montanari scene Luigi Sacco luci Andrea Pistoia organizzazione Ilaria Ceci produzione Fondazione Teatro di Napoli - Teatro Bellini, LVF, Teatro Manini di Narni

L’uomo più crudele del mondo, Paolo Veres, è seduto alla sua scrivania in una stanza spoglia di un capannone abbandonato. Davanti a lui un giovane giornalista di una testata locale, scelto per intervistarlo. La chiacchierata prende subito una strana piega e in un susseguirsi di serrati dialoghi emergeranno le personalità dei due personaggi e il loro passato, fino a un finale che ribalterà ogni prospettiva.

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SEI PERSONAGGI IN CERCA D’AUTORE

di Luigi Pirandello con Valerio Binasco e cast in via di definizione regia Valerio Binasco coproduzione Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale | Teatro Nazionale di Genova | Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini Un classico del teatro di Luigi Pirandello che, ancora oggi, riesce a riproporre il valore e la tensione che attraversano i poli di un palcoscenico: parole e regia, interpretazione e vita reale. Nella storia, apparentemente scontata, di questa famiglia spezzata, Binasco ritrova gli elementi che caratterizzano la propria poetica: i fili sottili che regolano i rapporti umani e le loro fragilità, la ricerca della vera sostanza dell’essere umano e la forza di quella sfida attoriale che mira a restituirci l’essenza più intima della nostra collettività. Arte e vita, umanità e maschere, compongono qui il centro di una crisi, che investe il concetto stesso di identità e, allo stesso tempo, rivela la debolezza di un’industria culturale sempre più legata al denaro.

IN FOTO: ALICE MOMIX (by Andrea Chemelli)