Il regista firma l'adattamento, la traduzione, la regia, le scene, le luci, i suoni, i costumi
Firma l'adattamento, la traduzione, la regia, le scene, le luci, i suoni, i costumi Alessandro Serra , per la messa in scena fino al 15 maggio al teatro Argentina di Roma della 'Tempesta' di William Shakespeare , con un cast formato da una dozzina di attori, per una produzione che vede il Teatro di Roma impegnato assieme allo Stabile di Torino, all'Ert, a Sardegna Teatro nonché al Festival d'Avignone. E' il dramma della giustizia preferita alla vendetta , con un finale da 'morale della favola' spiazzante per il pubblico più avvezzo alle tragedie che chiudono nel sangue il sipario teatrale.
Al centro dell'azione è il personaggio di Prospero , l'ex duca di Milano usurpato nel suo governo dal fratello con l'aiuto del re di Napoli. Nel suo esilio, assieme alla figlia fedele, in un'isola semideserta al centro del Mediterraneo - abitata soltanto dal 'selvaggio' Caliban ridotto in schiavitù e dallo spirito Ariel liberato con una 'formula condizionata' - l'uomo, dedito alle arti magiche ed esoteriche, riuscirà a sollevare una tempesta che porterà sull'isola come naufraghi proprio il fratello nuovo duca di Milano e il re di Napoli con il figlio e con il consigliere Gonzalo, per 'tenerli in pugno'.
"Nella 'Tempesta' tutti cercano di usurpare, consolidare o innalzare il potere - sottolinea il regista Serra - Sull'isola 'palcoscenico' tutti chiedono perdono e tutti si pentono . Il fatto che Prospero abbandoni il suo desiderio di vendetta proprio quando i suoi nemici sono distesi ai suoi piedi, ne rappresenta il suo vero innalzamento spirituale . Ma il 'potere supremo' per Shakespeare è il 'potere del teatro' e la 'Tempesta' è un inno alla forza magica del teatro , in cui risiede il suo fascino ancestrale. L'uomo - conclude Serra - avrà sempre nostalgia del teatro, perché è rimasto l'unico luogo in cui gli esseri umani possono esercitare il proprio diritto all'atto magico".