Coltivava 22 piante di marijuana, torna ai domiciliari un 36enne

2022-06-10 17:44:07 By : Mr. Vinson Yang

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Coltivava 22 piante di marijuana. Il Gruppo della Guardia di Finanza di Benevento, oggi, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari. Ad emettere il provvedimento il Tribunale del Riesame di Napoli su un appello della Procura di Benevento e confermata dalla Corte di Cassazione.

Destinatario del provvedimento un 36enne di origini napoletane ma residente nel Sannio. L’uomo, arrestato il 3 settembre 2021 per coltivazione coltivazione e detenzione di marijuana, ma rimesso in libertà dal GIP al termine dell’udienza di convalida.

L’arresto in flagranza era avvenuto a seguito di una perquisizione locale dell’abitazione in uso all’uomo. Le fiamme gialle trovarono oltre 2 kg di sostanza stupefacente del tipo marijuana già essiccata e pronta all’uso. Trovarono, inoltre, circa cinquecento semi di cannabis di diversa tipologia.

Ulteriori accertamente consentirono di rinvenire nelle adiacenze dell’immobile 22 piante di marijuana in fiore. Trovato anche un capanno adibito all’essiccazione della sostanza, dotato di lampade alogene, impianto di aerazione e completamente coibentato all’interno con pannelli e teli isolanti.

A tali evidenze si aggiungeva poi l’individuazione di un terreno destinato a piantagione di marijuana cosiddetta “sativa” in uso alla compagna dell’uomo. Vi erano numerose piante poi risultate avere un livello di THC superiore a quello previsto dalla legge.

Secondo il Tribunale del riesame di Napoli che ha accolto il ricorso della Procura di Benevento, “la coltivazione su consistente scala predisposta dall’indagato e riscontrata dalla Guardia di Finanza era del tutto esorbitante rispetto ad un uso personale e terapeutico”.

“L’ingente quantità di semi di cannabis, nonché le 22 piante di marijuana rinvenute nella disponibilità dell’arrestato – a parere del Tribunale del riesame – consentivano di ritenere sussistenti gravi indizi di colpevolezza in ordine alla condotta di coltivazione illecita di marijuana, ben organizzata, stabile e ragionevolmente destinata allo spaccio, non essendo compatibili le quantità sequestrate, i mezzi predisposti e le semenze rinvenute con un uso meramente personale sia pur terapeutico”.

Ricordiamo che la misura oggi eseguita è una misura cautelare. Avverso tale provvedimento sono ammessi mezzi di impugnazione. Il destinatario della stessa è presunto innocente fino a sentenza definitiva.

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Un altro caso di Maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale. I carabinieri della Stazione di Bonito hanno eseguito unordinanz di custodia cautelare in carcere. Il provvesimento è scattato al termine di un’indagine corrodinata dalla Procura di Benevento.

Ad emettere la misura il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di benevento su richiesa dalla locale Procura. Destinatario del provvedimento cautelare un 50enne di Bonito. L’uomo è ritenuto dagli inquirenti gravente indiziato dei reati di maltrattamento in famiglia e violenza sessuale aggravata.

Secondo gli inquirenti, l’indagato – in stato di alterazione psicofisica dovuto al consumo di alcol – sarebbe diventato fortemente aggressivo violento nei confrondi dell’intero nucleo familiare.

In particolare – in seguiti a banali discussioni – avrebbe percossola moglie e i figli con calci e pugni. Sarebbe addirittura arrivato a minacciarli di ucciderli se non avessero accolto le sue richieste, sottoponendoli a violenze fisiche, psicologiche e anche sessuali.

Ricordiamo che il provvedimento eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminai. Contro di essa sono ammesse impugnazioni. Il destinatario inoltre e persona sottoposta ad indagini ed è quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.

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Terzo Comune sciolto per mafia. “Mentre a Roma si discute, Sagunto è espugnata”. Napoli rischia di non farcela. È emergenza democratica. La questione criminale è questione nazionale.

Gli ultimi tre comuni sciolti per mafia dal consiglio dei ministri sono tutti della provincia di Napoli.

Dopo Castellammare di Stabia e Torre Annunziata, tocca ora a San Giuseppe Vesuviano. A quasi 150 mila abitanti di questi tre comuni è sospesa la democrazia.

Siamo perciò di fronte a un’emergenza nazionale che riguarda la democrazia e il rispetto dei diritti costituzionali.

Troppi territori dell’area metropolitana di Napoli sono terre di nessuno. Abbiamo bisogno di fronteggiare l’emergenza.

Più uomini, più mezzi per combattere la camorra ma bisogna anche cominciare a intervenire sulle radici economiche e sociali da cui la camorra trae forza.

Dispersione scolastica, mancanza di formazione, mancanza di lavoro. Non siamo all’anno zero ma certamente ci troviamo di fronte al rischio di assuefazione e di indifferenza che significa complicità con la camorra.

Se qualche forma di resistenza c’è stata in questi anni, lo dobbiamo soprattutto a quella società civile, a quelle associazioni di volontari, del terzo settore, impegnate nei cosiddetti quartieri a rischio, ad una parte della politica che ha deciso di affrontare il problema, resistendo e combattendo nonostante le difficoltà, lo dobbiamo al Vescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia, che ha lanciato il patto educativo raccolto dai ministri Bianchi e Lamorgese e dal sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. Sono queste le energie di cui Napoli ha bisogno. Ma non ci siamo ancora.

C’è un interrogativo di fondo al quale dovremo tutti rispondere e riguarda la qualità e la formazione delle classi dirigenti.

Quel ‘”e sono potente io, siete potenti anche voi’ pronunciato dal candidato alle comunali di Palermo arrestato per il voto di scambio politico mafioso si traduce nella nostra realtà con gli scioglimenti dei consigli comunali.

Bisogna sconfiggere cioè quell’idea della politica che promuove solo se stessa e che deve tornare ad essere al servizio della comunità.

C’è un quadro economico e sociale a dir poco allarmante che minaccia da vicino la stessa coesione sociale. Il tempo è finito.

O si riducono le diseguaglianze economiche e sociali o si riduce il divario Nord-Sud o non ci sarà nessuna ripartenza dalla pandemia.

Roma capisca la gravità della situazione perché rischiamo di compromettere definitivamente il destino di un’intera area del Paese.

Lo hanno dichiarato in una nota stampa: Sandro Ruotolo senatore indipendente, Gilda Sportiello deputata 5 stelle, Marco Sarracino segretario metropolitano Pd Napoli, Francesco Dinacci coordinatore metropolitano di Articolo Uno, Peppe De Cristoforo Sinistra italiana, Don Gennaro Pagano cappellano carcere minorile di Nisida, Maurizio de Giovanni scrittore, Nicola Ricci, Gianpiero Tipaldi e Giovanni Sgambati segretari Cgil, Cisl e Uil di Napoli.

Si è tenuto ieri un importante incontro tra il mondo di Confesercenti/Assoturismo e l’Assessore al Turismo della Regione Campania Felice Casucci. Il confronto è avvenuto sui temi più urgenti del turismo alla vigilia dell’estate, in modo da migliorare i servizi e l’accoglienza per i circa 15 milioni di visitatori attesi nei prossimi tre mesi in Campania. In un clima costruttivo e collaborativo sono emerse le criticità attuali e Confesercenti/Assoturismo ha consegnato all’assessore Casucci un dossier con il focus sul momento attuale del turismo e con 6 aree tematiche sulle quali intervenire, accompagnate da 12 proposte di Confesercenti.

«In 90 minuti abbiamo sviscerato tutte le problematiche – commenta Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania e vicepresidente nazionale con delega al Mezzogiorno – con spirito critico ma costruttivo. Confesercenti lamenta varie criticità ma è pronta a mettere a disposizione delle Istituzioni idee, esperienza, professionalità e le proprie risorse umane. Il turismo è il nostro petrolio, dobbiamo salvaguardarlo creando un sistema di collaborazione tra pubblico e privato, migliorando servizi e accoglienza, in modo che i punti deboli diventino punti di forza. In questa stagione estiva arriveranno in Campania dai 12 ai 15 milioni di turisti, non possiamo fallire. Il dialogo con l’assessore Casucci è sempre cordiale e positivo, anche perché lui ha sempre ascoltato con grande attenzione il nostro punto di vista. Con il nostro dossier e le nostre proposte mettiamo sempre in cima il bene della nostra regione. Necessario rendere digitale l’offerta turistica, estirpare il fenomeno dell’abusivismo, migliorare il decoro urbano, garantire la sicurezza, assicurare i trasporti e gli ingressi in siti importanti anche nei giorni festivi. Abbiamo illustrato anche le nostre idee per utilizzare al meglio i fondi del Pnrr, opportunità irripetibile di rilancio della nostra regione».

Oltre al Presidente di Confesercenti Vincenzo Schiavo erano presenti all’incontro Roberto Pagnotta, Gennaro Lametta e Marco Bottiglieri (coordinatori Assoturismo/Confesercenti Campania) Paola Ciaramella (Delegata Innovazione Confesercenti), Marco Fiore (Confesercenti/Federagit), Vincenzo Capozzoli (coordinatore comparto B&B), Francesco Ferrara (Assoviaggi), Armando Chiantese (coordinatore Giovani Imprenditori)  

Confesercenti/Assoturismo Campania ha individuato alcune possibili aree d’azione per un’adeguata valorizzazione del settore turistico, in modo che la nostra regione sia o diventi:  

Le idee e prospettive per il Turismo, contenute nel dossier, riguardano 12 punti:

I Carabinieri della Stazione di Avella hanno denunciato un 40enne del posto per porto abusivo di arma.

Tutto è iniziato nel pomeriggio di lunedì scorso con la segnalazione al “112” di un soggetto che ad Avella, in Piazza Convento, armato di una pistola, senza alcuna apparente motivazione, inseguiva alcuni passanti.

Nessuno poteva immaginare che si trattasse di un’arma ad aria compressa, priva di “tappo rosso”.

Nel corso degli accertamenti, i Carabinieri hanno proceduto all’acquisizione di utili informazioni nonché delle immagini dei sistemi di videosorveglianza attivi sul posto, individuando così il presunto responsabile che, all’esito di perquisizione domiciliare, i miliatri hanno trovato l’uomo trovato in possesso della pistola, rivelatasi di tipo “air soft gun”, simile a quelle in uso alle Forze di Polizia.

Sequestrata l’arma e il 40enne deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino.

Due anziani coniugi della Valle Caudina e la loro figlia – per le forti piogge – sono rimasti bloccati nell’auto in panne per l’esondazione del fiume Isclero.

Il fatto è accaduto nel pomeriggio del 9 giugno scorso a Cervinar in via Cardito. A soccorrerli una pattuglia dei Carabinieri della locale Stazione e il personale della Protezione Civile.

Sono intervenuti estraendo i malcapitati dall’auto che era semi sommersa. Per la famiglia nessuna ferita, solo tanto spavento per quanto stava accadendo.

Per la campagna nazionale di prevenzione cardiovascolare Truck Tour “Banca del Cuore” da lunedì 13 a mercoledì 15 giugno; in piazza del Ricordo a Pozzuoli (ex Largo Palazzine) sarà allestito un camion/laboratorio (jumbo truck). All’interno del laboratorio sarà effettuato gratuitamente, ad ogni cittadino che lo chiederà, uno screening cardiovascolare e metabolico.

In particolare l’attività di prevenzione promossa dalla “Fondazione per il Tuo Cuore” dell’ANMCO (Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri) prevede l’esecuzione dell’esame elettrocardiografico con la stampa del risultato e dei valori pressori, il rilascio della card “BancomHeart” attiva, lo screening metabolico con il rilievo di 9 parametri metabolici con una sola goccia di sangue, la stampa del profilo glicidico, lipidico, uricemico e la consegna di 19 opuscoli di prevenzione cardiovascolare.

A disposizione dei cittadini, dalle 9 alle 19 di ognuno dei tre giorni, ci sarà un’esperta equipe specialistica. L’iniziativa ha lo scopo di diffondere la cultura della prevenzione cardiovascolare per la lotta all’ipercolesterolemia, alle malattie cardiovascolari da essa derivate e per la riduzione delle morti cardiache improvvise.

Ma anche e soprattutto per aiutare la popolazione, e quella che ha sofferto il Covid 19, a scoprire eventuali effetti cardiologici. Effetti ancora misconosciuti e non evidenti sul proprio sistema cardiovascolare.

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