Gli effetti del cambiamento climatico stanno raggiungendo gli angoli più remoti del globo: la proliferazione di piante in Antartide ne è prova.
La velocità con cui fioriscono le piante in Antartide mette in allarme la comunità scientifica. I territori una volta caratterizzati da imponenti distese di ghiaccio, cedono spazio all’espansione della vegetazione, mai così prolifera come negli ultimi dieci anni. Il riscaldamento dell’aria durante la stagione estiva da una parte, e la scomparsa della fauna locale dall’altra, hanno innescato un effetto a catena che, in previsione di un ulteriore aumento delle temperature nei prossimi anni, difficilmente potrà essere fermato. A dimostrarlo sono i risultati di uno studio sulla flora antartica condotto all’Università dell’Insubria, Como, e pubblicato su Current Biology.
LEGGI ANCHE: Caldo record in Antartide: temperatura su di 39°C preoccupa gli scienziati
Monitorando gli effetti del cambiamento climatico sull’isola di Signy, nelle Orcadi Meridionali, è evidente che l’alterazione del fragile habitat antartico ha innescato un’escalation preoccupante.
Nell’arco di cinquant’anni, e in maniera esponenziale negli ultimi dieci, si è assistito a una vera e propria esplosione della flora autoctona antartica, coincidente con lo spopolamento nell’isola delle otarie, iniziato negli anni ‘60. Senza nessuno a calpestarle, le piante antartiche sono proliferate. Spiega la ricercatrice Nicoletta Cannone, a capo del gruppo di ricerca:
“Fino ad ora, la maggior parte degli scienziati pensava che l’Antartide potesse mostrare una sorta di inerzia agli impatti dei cambiamenti climatici, ma le nostre analisi mostrano che ora l’Antartide sta rispondendo rapidamente”.
LEGGI ANCHE: Microplastiche: inquinamento anche nella neve fresca dell’Antartide
Quando sono iniziate le prime osservazioni negli anni ’60, e costantemente fino al 2009, le temperature estive sull’isola di Signy sono aumentate dello +0,02 °C ogni anno. Dal 2009 in poi, ha raggiunto ogni anno +0,2 °C. Un incremento che ha significato la quintuplicazione della Deschampsia antartica, una delle due uniche piante superiori che resistono alle temperature del continente. La Colobanthus stillensis, invece, è cresciuta dieci volte più in fretta.
“Sebbene i fattori che possano aver influenzato positivamente la crescita delle piante potrebbero essere altri, il legame con il clima è chiaro” conclude la prof. Cannone.
LEGGI ANCHE: Neve verde in Antartide a causa del cambiamento climatico
La diffusione di piante verdi in Antartide non solo priverà di ghiaccio porzioni di terra sempre maggiori, ma provocherà un cambiamento nell’acidità del suolo, la distruzione del permafrost e una probabile invasione di specie non autoctone in queste zone. È quest’ultima prospettiva a preoccupare maggiormente.
Già nel 2018 si è registrata sull’isola la presenza della fienarola annuale, una pianata erbacea molto resistente, tipicamente diffusa nei climi temperati.
Una rigida regolamentazione sull’attività umana in Antartide finora ha contribuito a preservare il continente, rendendolo uno dei posti ancora incontaminati della Terra, ma gli equilibri stanno cambiando in fretta. Il paesaggio e la biodiversità dell’Antartide si stanno modificando.
GREENMATCH S.R.L. - Via Corfù, 106 - 25100 - Brescia (BS) - Partita IVA e Codice Fiscale: 04233900986 inNaturale.com è una testata registrata al Tribunale di Brescia n.11/2018. Eccetto dove diversamente indicato, tutti i contenuti pubblicati su inNaturale.com sono rilasciati sotto Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported.