Valguarnera. La Villa Comunale “Falcone Borsellino”, per la quale è previsto un progetto di riqualificazione di 1 milione di euro che arriverà dalla Regione e subito deliberato dall’Amministrazione comunale, “non può e né deve essere stravolta”. A sostenerlo sono “le Sentinelle Ambientali” recentemente consultate dalla stessa Amministrazione che ha chiesto loro un parere su quanto progettato dai loro uffici competenti. Come abbiamo accennato più volte, il progetto proposto dalla Giunta comunale prevede infatti “una piazza” che porterebbe alla totale eliminazione della recinzione in ferro battuto, all’allargamento del marciapiede verso l’interno, alla realizzazione di una scalinata a tre pedate per tutta la lunghezza del fronte stradale, all’eliminazione di tutte le piante all’interno dell’area interessata, alla ripavimentazione con pietra lavica, all’installazione di 8 panchine con solo due aree giochi per bambini, al rifacimento della illuminazione. Nulla invece sarebbe previsto per tutta l’area sottostante “Confermiamo ancora una volta- scrivono in una nota le Sentinella ambientali- l’idea di valorizzare nella sua interezza ciò che di prezioso i nostri avi ci hanno lasciato in prestito e speriamo di mantenere nel futuro.” A tale riguardo presenteranno ben presto all’Amministrazione comunale “l’idea” da loro elaborata, che è del tutto diversa da quella messa su carta dall’Amministrazione, idea che prevede un potenziamento del verde pubblico e non l’estirpazione di esso per ricavarne una piazza nonché la valorizzazione della parte sottostante, concedendo però la rimozione delle inferriate circostanti. “La nostra idea- dichiara il presidente Filippo Cozzo- è appunto quella di rimodulare e potenziare il verde esistente, aumentando sia il numero di piante sia la biodiversità delle stesse, ripristinando tutte le pre-esistenti siepi e facilitando l’accessibilità negli spazi interni alle aiuole. Non solo, ma anche di rendere la villa più accessibile ai cittadini, attraverso la rimozione delle inferriate della via Sant’ Elena e via Montegrappa, inferriate pregevoli, che si spera siano utilizzate nella parte sottostante alla villa.” Nella loro proposta inoltre, c’è pure la costituzione di un percorso “didattico sensoriale” e costituzione di un ricco “orto botanico” delle piante grasse e succulente; ridonare alla parte sottostante della villa il suo vecchio splendore, abbellendola con una fontana, un pergolato di glicine e sostituendo alcuni alberi pericolanti di Eucalipto con essenze autoctone, costituendo una sorta di parco urbano, con l’auspicio che vengano ripristinate, ove possibile le adeguate pendenze della pavimentazione costituita da mattoni autobloccanti evitando per vari motivi la nuova posa di pietra lavica. “Pertanto –concludono- rivolgiamo un invito all’amministrazione affinché consulti figure competenti quali architetto urbanista/paesaggista, biologo, agronomo e chi di competenza perché di fondamentale importanza affinché si persegua l’obiettivo di dare un risvolto in bellezza e giusta condivisione degli spazi e della biodiversità sia della flora che della fauna e un’ottimale condivisione degli spazi ad una villa che è parte del nostro passato, presente e speriamo futuro!”. Rino Caltagirone
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