A Isernia l’impianto sperimentale di zafferano: ecco tutto quel che c’è da sapere
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Redazionale/ L’imprenditore vivaista Emiliano Neri, titolare del garden center ‘Verde Idea’ su viale dei Pentri, fornirà consulenza ad hoc e 4mila bulbi da piantare. La spezia molto utilizzata in cucina, ma anche a livello farmaceutico e cosmetico
ISERNIA. Partito anche a Isernia un impianto sperimentale di zafferano, 4mila bulbi al confine tra il capoluogo pentro e Miranda. A fornire consulenza sugli impianti l’imprenditore Emiliano Neri, titolare del garden center ‘Verde Idea’ su Viale dei Pentri a Isernia, mille metri quadri di vivaio con tanto di giardino giapponese comprensivo di carpe koi, che ha provveduto a fornire i bulbi per far crescere lo zafferano.
Conosciuta dai più come condimento per il risotto alla milanese, la spezia in questione può avere vari scopi culinari, ma non solo: anche farmaceutici e cosmetici. Un prodotto richiestissimo e di grande pregio, che può rappresentare anche un’occasione di lavoro e di sviluppo.
Ecco tutto quel che c’è da sapere in materia.
Lo zafferano e un’antichissima spezia che veniva usata in passato più che altro a scopo curativo per alleviare dolori, spasmi, problemi della vista, quale calmante su patologie neurologiche. E anche oggi viene usata in ambito farmaceutico, ma soprattutto è stata scoperto il suo utilizzo in ambito culinario. Oltre al risotto alla milanese viene usato su pietanze o per creazioni gourmet come biscotti, liquori, mieli aromatizzati, sciroppi, confetture, ecc.
In varie zone del mondo, ma anche in Italia si stanno avviando coltivazioni a macchia di leopardo un po’ ovunque. È una pianta rustica che non ha particolari esigenze, da evitare solo terreni paludosi o con ristagni idrici. Non soffre particolarmente il freddo cosi come il caldo, la troviamo anche alle pendici delle Dolomiti con temperature a -15 gradi, ma può crescere fino in Sicilia
OCCORRE UN INGENTE CAPITALE PER INIZIARE?
No, bisogna iniziare con poco: i bulbi si riproducono di anno in anno (pianti 100 ad agosto 2022 ne hai 300 a agosto 2025). Sicuramente un accurato acquisto di bulbi divisi in tre pezzature per una corretta rotazione in campo degli stessi e per una costante produzione di spezia. Già alla terza annata agraria si può mettere il segno + al conto economico sull’ attività
CHE IMPEGNI HA IN TERMINI DI TEMPO/LAVORO?
Impegnativo durante il periodo di raccolta (fioritura.: non si può rimandare al giorno successivo le operazioni di raccolta fioritura e essicazione. Durante l’anno una normale pulizia da erbacce e volendo una fresatura nelle interfile. Non va mai innaffiato, al contrario dell’orto di casa risparmiando cosi tempo e manodopera.
QUALI SONO I PRIMI PASSI?
La scelta del terreno è il primo step, segue una recinzione utile a dissuadere cinghiali e altri animali erbivori, successivamente le concimazioni (non chimiche) quale stallatico pellettato oppure del semplicissimo letame stagionato. Le lavorazioni del terreno si iniziano a marzo e permettono di arrivare al giorno di impianto (fine agosto inizio settembre) con terra sciolta e friabile per la messa a dimora dei bulbi.
MACCHINARI CHE SOSTITUISCONO L’UOMO IN FASE DI COLTURA?
Tranne le prime lavorazioni meccaniche come aratura e fresatura, la tempistica dal raccolto alla sfioritura ed essicazione vien fatta manualmente, forse anche per questo mantiene un alto valore commerciale.
CHI È IL POTENZIALE CLIENTE DI BULBI
Si va dall’hobbista all’azienda agricola intenzionata a farne una integrazione al reddito già in essere con altre colture, essendo lo zafferano non impegnativo nei periodi di lavoro con grano, mais, foraggi, vigne o frutta e compatibile alle altre attività.
RICHIESTA DELLA SPEZIA E CHI SONO I PAPABILI ACQUIRENTI
In Italia si producono circa 700 kg di zafferano puro in stimmi, ma ne importiamo circa 7000 chili, quindi solo il mercato interno ne chiede molto di più. Lo zafferano italiano da analisi chimiche e organolettiche è uno dei più buoni al mondo come qualità. Come detto gli usi sono molteplici: dal consumatore finale al tipico negozio di specialità alimentari, alle gelaterie ai panifici per biscotti, caseifici per formaggi, enoteche nei periodi natalizi senza tralasciare la vendita nei mercatini o nelle fiere .
Al consumatore finale costa 24/27 euro per grammo, ai rivenditori circa 20 euro.
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