Il parco di via Morelli specchio delle origini agricole di Olgiate - Informazioneonline.it

2022-04-22 18:07:34 By : Ms. Monica wang

Quest'area era una di quelle adibite al fieno - foto d'archivio

Utilizzare gli spazi verdi che si trovano in paese senza snaturane la vocazione; è questo lo spirito con cui l’amministrazione olgiatese sta lavorando sull’area verde di via Morelli. Con una serie di interventi che la renderanno sempre più fruibile per i cittadini senza però dimenticare la natura agricola che da sempre l’ha caratterizzata.

«Stiamo parlando – spiega l’assessore all’ambiente Leonardo Richiusa – di uno dei pochi spazi dedicati alla coltivazione del fieno, tra l’altro di una qualità molto richiesta, rimasti sul nostro territorio. La nostra scelta è stata quella di realizzare al suo interno un progetto che sapesse coniugare al suo interno sia la vocazione naturale del terreno, sia un utilizzo sostenibile dell’intera area da parte dei cittadini». Il fatto che il terreno di via Morelli sia stato trasformato in un parco molto apprezzato dagli olgiatesi, inoltre, ne preserverà nel tempo la destinazione a verde, facendo sì che diventi difficile per le amministrazioni future decidere di trasformarlo in area edificabile.

«Abbiamo realizzato il camminamento in materiale drenante – prosegue l’assessore Richiusa – per preservare le numerose qualità erbacee, utili al nutrimento degli animali, che vi crescono; e sempre per valorizzare questo patrimonio verde abbiamo deciso di eseguire mediamente 3 sfalci l’anno. In questo modo si permette anche la crescita dei fiori che attraggono api e insetti “buoni”, che, come ben sappiamo, sono fondamentali per mantenere l’ecosistema».

Nonostante si sia scelto di non cambiare la natura agricola del terreno,  l’amministrazione è voluta intervenire per fare in modo che le sue caratteristiche consentano ai cittadini di sfruttarlo al meglio in sicurezza. Da qui la volontà di non cintare l’area con piante che ne impediscano la visibilità dalla strada, la decisione di installare illuminazione e panchine che permettono di frequentare il camminamento anche nelle ore serali.

«Questo spazio, non piantumato, aperto all’esterno – sottolinea Leonardo Richiusa – riesce comunque a mantenere la sua natura, a rimanere immutato pur essendo utilizzato dall’uomo per le sue passeggiate o attività sportive, e devo ammettere che la differenza con altri parchi vicini, poco o per niente fruiti di sera o d’inverno perché non visibili dalla strada, si nota. Abbiamo altri spazi verdi con piante e altri poco piantumati: perché dobbiamo uniformare ad ogni costo il nostro patrimonio ambientale? Ovunque ci viene ricordato che il valore reale in ogni campo sta nella diversificazione, e ad Olgiate abbiamo prati, parchi, parchi alberati e boschetti. Una proposta che va incontro alle necessità di ciascuno ed è realmente ecosostenibile; proprio non si capisce perché dovremmo rinunciarci».

Il prato di via Morelli, inoltre, è da sempre parte della storia del paese; sin dalle sue origini l’area era adibita alla raccolta dei fieni, rappresentando un tassello inconfondibile del paesaggio olgiatese. «Il pratone – conclude l’assessore all’ambiente – è un valido elemento storico e di tradizione agricola, particolare e singolare, quasi unico nel suo genere; è un pregio conservazionistico ecologico ambientale. Inoltre, rappresenta un profondo legame con il nostro paesaggio tradizionale, con la ricchezza faunistica e floristica che lo caratterizza; aree come queste si dovrebbero valorizzare maggiormente, salvaguardandole come nicchia ecologica, al fine di favorire il ripristino del paesaggio tradizionale». 

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