Newton, la teoria dei colori ha 350 anni: ecco perché la luce (non) è bianca- Corriere.it

2022-03-02 10:18:38 By : Ms. Liu Ada

Il fisico inglese l’ha illustrata l’8 febbraio 1672 alla Royal Society di Londra con l’esperimento del prisma di cristallo

In natura i più colorati sono i fiori. Le sfumature sono infinite, nessuna tipologia è uguale all'altra. La luce invece è per definizione "bianca" . Eppure, quando si parla di gradazioni non tutti le vediamo nello stesso modo. Cosa coglie davvero il nostro occhio? Ha provato a spiegarlo 350 anni fa il fisico inglese Isaac Newton illustrando la sua teoria sull’origine dei colori alla Royal Society di Londra l’8 febbraio 1672 . Partendo dal fatto che la luce si diffonde sotto forma di onde di diversa lunghezza – di cui noi percepiamo solo una piccola parte – Newton ha dimostrato che il nostro occhio è in grado di cogliere uno spettro di soli sette colori: rosso, arancio, giallo, verde, azzurro, indaco e violetto. E che la luce, in realtà, non è bianca ma è la somma dei sette.

Per dare seguito alle sue convinzioni, Newton ha utilizzato un prisma di cristallo attraverso il quale fa passare un raggio di luce . L'esperimento consisteva nel proiettare il risultato su uno schermo bianco: ciò che si vede sono appunto i sette colori. Successivamente, il raggio di luce - colorato perché scomposto - viene fatto passare in una lente che lo unisce facendolo risultare nuovamente bianco. Ecco perché il bianco è definito la somma di tutti i colori .

Lo stesso meccanismo si verifica con l'arcobaleno : la funzione del prisma viene svolta dalle goccioline d'acqua dopo un temporale che scompongono la luce nei sette archi colorati. E il riflesso sulle bolle di sapone ? Stessa risposta. In altre parole, l'oggetto che riflette tutti i colori è bianco mentre, al contrario, un oggetto che assorbe tutte le onde senza restituirle ai nostri occhi è nero . Se invece vediamo un oggetto di un determinato colore (ad esempio verde) significa che assorbe tutti i colori tranne il verde, che invece viene riflesso.

Grazie alla teoria sull’origine dei colori di Newton i pittori possono creare le sfumature più disparate partendo da tre colori: rosso, giallo e blu . Questi, definiti colori primari , se mischiati in parti uguali tra loro consentono di ottenere il verde (giallo + blu), l'arancione (rosso + giallo) e il viola (rosso + blu), detti secondari . I colori terziari invece sono quelli che risultano dalla somma dei primari con un rapporto di 2 a 1 (due parti di giallo + una parte di rosso = arancio chiaro). Inoltre, a differenza di quanto si possa pensare, per scurire un colore non serve il nero ma il suo complementare (il rosso si scurisce con il verde), perché il nero non ha altro effetto che quello di virare il colore (il rosso diventa marrone). Per capire quale sia il colore complementare di cui abbiamo bisogno si deve fare riferimento alla posizione sul cerchio cromatico .

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